Come funzionano?
Gli impianti fotovoltaici producono energia elettrica sfruttando la luce del sole. Grazie all’effetto elettro-fisico chiamato fotovoltaico, l’energia solare, attraverso i suoi fotoni stimola gli elettroni liberi contenuti nel silicio delle celle fotovoltaiche che generano una tensione e una corrente continua. Attraverso dei cavi elettrici viene inviata al dispositivo convertitore, chiamato inverter, che trasforma la corrente continua in corrente alternata subito disponibile per tutti gli elettrodomestici e apparecchi di casa.
Quante tipologie esistono?
Esistono principalmente 3 tipi di celle:
- monocristalline: ottime performance e rendimenti che consentono di avere più potenza per metro quadro;
- policristalline: buone performance per rendimenti vicini al monocristallino, ma con costi più contenuti;
- amorfe: buona adattabilità ad alte temperature.
Quanto producono e quanto si risparmia?
Gli impianti fotovoltaici producono al meglio con la luce diretta del sole (In inverno abbiamo meno luce e per meno ore nella giornata, ma con l’arrivo delle belle stagioni possiamo aumentare la produzione di energia, sia in potenza massima, sia nelle ore di produzione), ma riescono a produrre una certa quantità di energia anche con giornate poco luminose, con luce indiretta dell’ambiente e anche riflessa da altre superfici basti pensare che per un impianto di produzione da 1kW bastano 5-7 metri quadri di pannelli e con un utilizzo efficiente e attento dell’energia prodotta possiamo risparmiare anche il 55% della bolletta elettrica di una abitazione familiare. Se un impianto da 3 kW installato con materiale di qualità costava nel 2020 attorno ai 6.000 euro, al momento le offerte si aggirano sopra i 7.000 euro. Con picchi oltre gli 8.000 euro se si scelgono i brand più rinomati e le soluzioni tecnologiche più costose in fatto di inverter e ottimizzatori di pannello.